
La pandemia di Covid-19 impone una riflessione sul presente e sul futuro.
Alcuni mesi orsono, l’Institute For The Future (IFTF) ha pubblicato quattro scenari per un mondo post-pandemico. Con questo report forniscono uno strumento di comprensione delle fragilità di sistema, messe in luce dal Covid, attraverso il quale definire il ruolo che possiamo giocare per un futuro più adeguato alle nostre esigenze.
Ora, dove andiamo? Cosa possiamo fare? Cosa succederà? Marina Gorbis, Executive Director IFTF, risponde a queste domande e, presentando i quattro scenari, mostra che il Futures Thinking è l’approccio più promettente per risolvere le difficoltà in successi.
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Possiamo costruire il futuro?
La crisi causata dal Covid-19 ci costringe a ripensare il mondo e il nostro posto in esso, perché ha mostrato tutte le fragilità del sistema nel quale abbiamo vissuto fino ad ora. Ha reso più visibili le disuguaglianze sociali e la discriminazione razziale, l’inadeguatezza della struttura sanitaria, delle catene di approvvigionamento e delle infrastrutture tecnologiche, la debolezza psicologica degli individui crollati sotto i colpi dell’isolamento sociale.
Come scrive Gorbis, è come se per tutti questi anni ci fossimo guardati in uno specchio che distorce la visione, e ora che la crisi lo ha frantumato non ci rimane niente, se non la consapevolezza di decenni di negligenza. E la necessità di costruire un presente migliore, alla luce di una realtà futura più adeguata alle esigenze degli esseri viventi e del pianeta che li ospita.
L’Institute For The Future è un’organizzazione che si occupa futuro in questo senso. Infatti, raccogliendo dati sulla diffusione e gli effetti del Covid-19 e studiando schemi storici, i membri di questa istituzione realizzano scenari che possano chiarirci da subito il futuro in cui vivremo.
Se vuoi leggere integralmente la descrizione dei quattro scenari puoi scaricarli qui dal sito dell’IFTF.
Il mondo dopo la pandemia secondo l’IFTF
The post-pandemic future will be shaped by frailties that are clearly visible in today’s social, economic, and political systems. Broken health systems. Economic inequality. Racial injustice. Brittle supply chains. Political division. A fragile social fabric. Growing climate emergencies. These are driving the stories of the decade to come.
Marina Gorbis
L’IFTF ha catalogato le previsioni possibili secondo lo schema dei quattro futuri alternativi: crescita, vincolo, collasso e trasformazione. In questo kit, presentano le diverse versioni del mondo nel 2030, dopo che la pandemia di Covid-19 sarà stata stata…
- sconfitta?
- contenuta?
- ingrandita?
- utilizzata per creare qualcosa di nuovo?
Lo scenario di Crescita
Nello scenario di crescita la comunità è riuscita a superare le barriere che sembravano essere invalicabili. In questa storia i record del passato vengono battuti e l’America si sta sforzando con tutte le sue forze per arrivare al traguardo, anche se sembra sempre più lontano.
La pandemia ha costretto a porre l’attenzione su alcuni problemi impellenti. Fra questi, una delle domande chiave è: salviamo vite o salviamo l’economia?
In questo scenario di crescita, si sceglie di salvare l’economia.
Certamente la scienza in questi decenni ha fatto passi avanti realizzando vaccini e terapie di diverso genere attraverso cui controllare l’infezione e la diffusione del Covid. Ma tutti gli occhi sono puntati sul mercato azionario le cui logiche guidano le decisioni più importanti. L’obiettivo è la rapida riapertura delle attività economiche con lo scopo di acquisire almeno la parvenza di una crescita economica.
Lo scenario di Vincolo
In questo scenario gli Stati Uniti lottano contro una minaccia comune. In questo senario l’IFTF racconta la storia di tempi disperati che richiedono misure disperate: sforzo massimo, restrizioni, riorganizzazione delle priorità della comunità dove ogni membro sacrifica i propri desideri e il proprio benessere per raggiungere un obiettivo più importante.
All’inizio della pandemia, la domanda chiave è: come possiamo garantire la salute dei cittadini?
I paesi che sono all’avanguardia nel garantire la salute pubblica contro il Covid-19 sono paesi asiatici, australasiani e africani. Infatti, la combinazione di ferrei lockdown, test di massa e tracciamento degli spostamenti riesce a difendere l’integrità sanitaria della popolazione. Invece, sin dall’inizio gli Stati Uniti si impegnano in modo più irregolare nell’implementazione di queste misure: grazie ai vaccini si realizzano immunità locali, e attraverso la realizzazione di squadre per il tracciamento dei contatti e di centri appositi vengono eliminati i focolai a mano a mano che emergono.
La popolazione si affiderà a dati e algoritmi per riorganizzare la struttura sociale intorno a comunità libere dal Covid-19. Sotto la scusa di salvaguardare la salute, si riproporranno e acuiranno le ingiustizie sociali ed economiche.
Lo scenario di Collasso
Uno scenario di collasso è la storia di un tragico fallimento. Questo fallimento riguarda la divisione fra popolazioni caratterizzate da diversi valori, ideologie, strutture interne che regolano la vita profonda della comunità. Il collasso si verifica quando il sistema è incapace di risolvere le proprie tensioni interne in una dimensione sintetica finale, comprensiva e più evoluta. Si tratta di una violazione della fiducia comune, che tuttavia non istruisce affatto su come ricostruirla.
In questo scenario, all’inizio della pandemia molte fazioni si fronteggiano per ottenere il potere politico. Mentre il virus si diffonde, gli obiettivi delle misure sanitarie vengono corrotti da una politica profondamente divisiva: da una parte chi ha fiducia nella scienza per superare la pandemia, e dall’altra invece chi sostiene che perdere la libertà individuale sia peggiore che perdere vite umane.
In questo scenario, l’IFTF disegna massicci scontri militarizzati per le strade dell’America.
Lo scenario di Trasformazione
Uno scenario di trasformazione è la storia di un’intuizione che cambia il mondo che sfida le ipotesi comuni su come funzionano le cose, perché risolve grandi dilemmi in modi inaspettati.
In questa narrazione, nonostante l’isolamento per contrastare la pandemia, i legami sociali non si allentano e anzi si rafforzano soprattutto all’interno e fra le comunità vulnerabili dove si osservano fitte reti di aiuto reciproco. Questa solidarietà sociale mostra la disponibilità della comunità al superamento di tanti problemi del sistema, come le ingiustizie causate dalla discriminazione nelle sue innumerevoli forme.
Nel kit dell’IFTF, lo scenario della trasformazione valorizza obiettivi sociali piuttosto che puramente economici e tecnologici, portando alla fine ad un maggiore benessere collettivo. Come scrive Gorbis, questa è l’opzione preferita dall’IFTF.
Narrare, prepararsi, agire
Gli scenari non sono delle predizioni del futuro, quanto piuttosto delle prospettive sul mondo che chiamano all’azione ponendoci la domanda: date certe condizioni, che cosa farai? Queste condizioni iniziali sono i cosiddetti driver, cioè delle tendenze da cui nel presente partiamo per capire come sarà il futuro di domani, e incominciare ad agire di conseguenza.
Non si tratta semplicemente di immaginare cosa potrebbe accadere. Invece, Futures Thinking significa imparare a risolvere le difficoltà adottando un approccio mentale differente: studiare il presente e prevedere i problemi, analizzarli, prepararsi di conseguenza. Costruire piani, organizzarsi, farsi trovare preparati. Nel futuro, verrà premiato chi è in grado di cambiare il proprio modo di pensare.
Ma si tratta anche di abituarsi a considerare il presente come uno specchio del futuro, e come materia malleabile da piegare in funzione di ciò che si vuole ottenere – del mondo in cui vogliamo vivere.
In uno scenario vivono persone future in determinati spazi, ed è organizzato intorno a certi valori portanti. Questo genere di previsioni sono narrazioni costruite anche grazie al pensiero creativo, capaci non solo di inglobare l’esperienza passata e presente ma anche di modificare quella futura, in un senso o nell’altro. Dipende da cosa cerchiamo e da cosa vogliamo.
Dalle scienze cognitive alla semiotica, abbiamo già dimostrato che l’essere umano è un narratore, e che dà senso al mondo proprio organizzandolo narrativamente. Il pensiero stesso funziona anche attraverso un meccanismo narrativo. Di conseguenza, le esperienze assumono la forma della narrazione che abbiamo costruito di essa ed è proprio così che conosciamo la realtà e la modifichiamo: mediatamente, attraverso il racconto.
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