
Il World Business Council for Sustainable Development (WBCSD) ha analizzato Macrotrend e Wildcard Disruption dei prossimi 10 anni pubblicando Vision 2050, un percorso grazie al quale, entro il 2050, saremo in grado di vivere bene entro i confini planetari,
Per raggiungere gli obiettivi di sviluppo e crescita sostenibile, e quindi per implementare le strategie di azione più adeguate, il WBCSD ha individuato 10 Wildcard Disruptions che potrebbero verificarsi entro il 2030, impattando significativamente sullo sviluppo mondiale.
Quali sono le Wildcard del decennio a venire che potrebbero modellare il nostro futuro?
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La classificazione delle Wildcard
Nel precedente articolo I Macrotrend 2020-30 del WBCSD abbiamo analizzato i 12 Macrotrend descritti nel documento Macrotrends and Disruptions shaping 2020-2030. Vision 2050 issue brief, pubblicato nel mese di maggio 2020 sul sito del World Business Council for Sustainable Development (WBCSD).
In questo articolo illustriamo le Wildcard presentate in quello stesso documento.
Spesso le Wildcard sono associate al concetto di Cigno Nero, teoria sviluppata da Nassim Nicholas Taleb, ma tale associazione è impropria; il Cigno Nero è un evento imprevisto che accade in assenza di segnali premonitori. Il fatto stesso di descrivere un possibile evento Wildcard ed esaminarne le conseguenze ad ampio spettro, ne elimina la caratteristica principale, ovvero l’imprevedibilità.
In riferimento all’attualità, la pandemia Covid-19 viene a volte presentata come un Cigno Nero; la realtà dei fatti è che era stata ampiamente prevista da anni: l’unico dato mancante nella previsione era la data. Non aver trattato quella previsione come una possibile Wildcard e quindi averne tratto indicazioni strategiche, operative, politiche, sanitarie… ha reso la pandemia ancora più devastante.
Una Wildcard è un evento caratterizzato da bassa probabilità e alto impatto. Sebbene le associamo di solito a eventi drammatici con impatti per lo più negativi, in realtà esse non devono essere concepite come eventi solo negativi: dentro ogni rischio c’è un’opportunità, e viceversa.
Come per i Macrotrend, le Wildcard sono interconnesse, quindi è plausibile un “effetto dominio”, anche se non è auspicabile. Per esempio, stiamo attualmente vivendo una pandemia globale (Wildcard 2) che può ancora innescare una crisi finanziaria, la disoccupazione di massa, un grande conflitto e/o rivolte popolari che portano al cambiamento di regime (Wildcard 1, 4, 3 e 6).
1) Crisi finanziaria
I Macrotrend economici 5 e 6 sembrano prospettare una grave crisi finanziaria.
Gli sviluppi dipendono da quanto saranno mirati i piani di salvataggio dei Governi – ma anche dalla capacità di recupero dell’economia quando, inevitabilmente, arriverà il prossimo crollo.
2) Pandemia globale
Il COVID-19 non è nato dal nulla e il WBCSD aveva previsto che ci sarebbe stata prima o poi una grande epidemia mondiale.
Negli ultimi 20 anni si sono verificate cinque potenziali pandemie – SARS, H1N1, Zika, Ebola e MERS – a cui mancava solo una mutazione genetica per essere distruttiva come il COVID-19.
Nel prossimo decennio potrebbero verificarsi ulteriori eventi di questo genere. Se abbiamo imparato la lezione è possibile migliorare la resilienza del sistema – a patto che i Governi e le imprese ne tengano conto.
3) Grande conflitto
Non si può escludere la possibilità di un grave conflitto tra due o più nazioni con potenti forze militari e grandi risorse economiche.
Se questa Wildcard dovesse realizzarsi, ovvero dovesse scoppiare un tale conflitto, è probabile che gli attacchi informatici alle infrastrutture critiche rappresenteranno le modalità principali di aggressione. In un’epoca di crescente dipendenza informatica, questo potrebbe causare danni e perdite di vite umane molto significative nella popolazione mondiale.
4) Una “singolarità economica” che porta alla disoccupazione di massa
La tecnologia crea tanti nuovi posti di lavoro quanti ne distrugge; tuttavia, il rischio che alcune regioni e alcuni settori subiscano un periodo prolungato di grave disoccupazione è elevato.
E, come dimostra la crisi del COVID-19, l’automazione non è l’unico fattore che può innescare un periodo di disoccupazione di massa. Una situazione di questo genere potrebbe alimentare le fiamme della politica radicale e del populismo sia di sinistra che di destra.
5) “Techlash”
Questo termine deriva da “tech backslash“, contraccolpo tecnologico: la perdita di fiducia nelle grandi aziende tecnologiche.
Infatti, oggi esistono poche regolamentazioni alle aziende di questo genere, ma la situazione potrebbe cambiare. In molti paesi cresce l’insoddisfazione per le modalità di utilizzo delle tecnologie digitali, finalizzato alla soddisfazione dei bisogni di una ristretta élite economica e/o politica.
Inoltre, i consumatori sono più consapevoli degli impatti negativi della tecnologia sulla salute e sul benessere. Le preoccupazioni per la privacy e la proprietà dei dati sono in aumento, anche se i Governi non sono sempre preoccupati tanto quanto i loro cittadini.
6) Rivolte popolari
La crescente disuguaglianza sta alimentando diversi movimenti di protesta (per lo più non violenti, almeno nelle intenzioni) in tutto il mondo.
Dato che le cause all’origine di tali proteste sembrano destinate a perdurare, anzi, a peggiorare, il loro aumento in gravità e frequenza è altamente probabile. Così potremmo assistere alla crisi di regimi politici apparentemente stabili oppure a un cambiamento radicale nelle politiche attive per rispondere alle richieste dei cittadini.
7) Un “Minsky Moment” climatico
Nel corso degli anni 2020, non vi è dubbio che i mercati finanziari miglioreranno nel considerare i rischi climatici nella valutazione degli asset aziendali.
Ci sono buone probabilità che le informazioni finanziarie legate all’impatto sul clima diventino obbligatorie. Anche le tecnologie che consentono una maggiore trasparenza nei dati si stanno sviluppando rapidamente.
Man mano che la qualità delle informazioni disponibili migliora e le perdite potenziali per gli investitori aumentano e si fanno più imminenti, un riorientamento improvviso dei flussi finanziari diventa sempre più probabile, innescando quindi un minsky moment – una disruption che sarà difficile gestire.
8) Punto di svolta nella transizione energetica
Come sostiene il WBCSD, è probabile che la domanda di combustibili fossili raggiunga il picco e cominci a calare nella decade a venire, accelerando la transizione energetica.
Questo avrebbe importantissime implicazioni per l’industria energetica e ovviamente per il contrasto al cambiamento climatico. La velocità con cui i costi per le energie rinnovabili si sono abbassati hanno sicuramente superato le aspettative, e in molte parti del mondo le energie rinnovabili sono ora vicine a competere direttamente con i combustibili fossili.
9) Boom delle biotecnologie
La biologia sintetica può trasformare la produzione alimentare, la medicina e la produzione di materiali.
Un recente rapporto sull’industria alimentare ha previsto che la carne bovina prodotta in laboratorio, utilizzando un processo chiamato “fermentazione di precisione”, implicherà grandi cambiamenti per l’industria agricola, nonché per la salute umana e l’ambiente.
Vasti appezzamenti di terreno agricolo potrebbero essere disponibili per altri utilizzi.
Nel frattempo, nel settore sanitario, la biologia sintetica viene utilizzata per sviluppare terapie geniche e medicinali personalizzati, mentre l’industria delle materie plastiche investe sempre più in alternative bio-based. E i costi diminuiscono in modo esponenziale.
10) Global “Green New Deal”
C’è una significativa possibilità che i prossimi dieci anni vedano una svolta nella politica climatica globale.
Se questo avverrà sulla base dell’accordo di Parigi è ancora una questione aperta, a detta degli esperti del WBCSD. Dal Green Deal dell’UE all’annuncio della Corea del Sud di un obiettivo Net-Zero, si osserva un maggiore impegno nelle grandi economie di tutto il mondo.
Questo nonostante i cambiamenti di rotta in alcuni paesi chiave (ad esempio USA, Brasile, Australia) dopo l’accordo di Parigi.
Ma ricordiamo anche la continua resistenza di stati come la Russia e l’Arabia Saudita, che probabilmente continuerà anche in futuro.
Tuttavia, vi sono molte possibilità che gli Stati Uniti guideranno l’azione globale sul clima.
Futures Thinking e Foresight strategico
Risulta quindi evidente l’importanza cruciale del Futures Thinking e del Foresight Strategico per la pianificazione del business presente e futuro.
Oggi possiamo agire per modellare il futuro, perché nulla è già scritto.
Riflettendo in modo strategico, possiamo osservare i grandi driver di cambiamento, sfruttarli o operare per rallentarli, costruire strategie concrete coerenti, e che sappiano dimostrarsi resilienti ad eventi prevedibili o imprevedibili.
Così, possiamo fare la differenza, perché dobbiamo: secondo il WBCSD non ci rimane davvero scelta, se vogliamo riuscire a vivere, bene, entro i confini planetari.
Per approfondimenti, puoi consultare il documento Macrotrends and Disruptions shaping 2020-2030. Vision 2050 issue brief.
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