Cosa sono i Futures Studies

Cosa sono i Futures Studies

I Futures Studies sono lo studio del futuro, inteso come molteplicità di futuri possibili, probabili e preferiti. Si indica al plurale (Futures e non Future) per sottolineare che il futuro non è predeterminato come diretta conseguenza dei trend del passato e delle evidenze del presente.

Le sue origini vengono fatte risalire al XVI secolo, ma è negli ultimi 50-60 anni che ha visto uno sviluppo notevole a partire dal mondo accademico in particolare nell’ambito delle scienze sociali.

Tempo di lettura stimato: 8 minuti

Anticipare i cambiamenti

I Futures Studies sono quindi un ambito di studio il cui scopo è lo studio sistematico del futuro per anticipare i grandi cambiamenti che sono all’orizzonte, soprattutto nella nostra epoca, e prevederne l’impatto sulla nostra società al fine di poter prendere decisioni per farsi trovare pronti.

L’assunto di base è che non esiste un unico futuro. il futuro non è ancora scritto e può plasmarsi in modi differenti in base a:

  • come i trend attuali e le forze di cambiamento si intersecano per rallentare o accelerare i cambiamenti
  • i segnali deboli che potrebbero diventare mainstream
  • eventi che potrebbero accadere in modo inaspettato.

In ogni caso, non si parla mai di previsione del futuro e tanto meno di predizione. Nessuno ha la magica sfera di cristallo che permette di perforare l’oscurità dell’ignoto.

Tant’è che nessun futurista ha l’obiettivo di predire il futuro e, in realtà, neanche quello di azzeccare una previsione: un futurista non lavora in un campo paragonabile alle previsioni del tempo che, queste si, hanno l’obiettivo di prevedere con la maggior attendibilità possibile il tempo dei prossimi giorni.

Ciò è tanto più vero se si considera che il time frame di lavoro nei Futures Studies è ben più lungo dei soli prossimi due o tre giorni: in genere si lavora su periodi temporali che vanno dai 5-10 anni in su, fino ai 50 anni.

I metodi dei Futures Studies

Interessante è la classificazione proposta da Popper nel 2008, il Foresight Diamond.

Mostra una notevole varietà di metodi disposti secondo due assi: l’asse tra creatività e evidenza e l’asse tra competenza e interazione. Quest’ultimo, si riferisce alla differenza tra lavoro individuale di back-office e facilitazione e intelligenza collettiva.

La più vasta raccolta internazionale di metodi impiegati nei Futures Studies è il Futures Research Methodology 3.0 che ne cataloga ben 36. Tra questi vale la pena citare i seguenti.

Environmental scanning – ogni organizzazione ha un ambiente interno ed esterno. Per avere successo, è importante che analizzi regolarmente il suo ambiente per valutarne gli sviluppi e comprendere i fattori che possono contribuire al suo successo. È una tecnica che ogni organizzazione dovrebbe implementare come pratica normale estesa a tutti i livelli organizzativi e non solo a chi si occupa di pianificazione strategica.

Metodi che richiedono la presenza di esperti

Metodo Delphi – utilizzato per arrivare a un’opinione o a una decisione attraverso domande a un gruppo di esperti. Gli esperti rispondono a diversi round di questionari e le risposte vengono aggregate e condivise con il gruppo dopo ogni round.

Cross-Impact Analysis – è il nome generico dato a una famiglia di tecniche progettate per valutare i cambiamenti nella probabilità del verificarsi di un dato insieme di eventi conseguenti all’effettivo verificarsi di uno di essi.

Causal Layered Analysis – consiste di quattro livelli di indagine: la litania, le cause, la visione del mondo e il mito / metafora. La sfida è condurre una ricerca che si sposti tra questi livelli di analisi e quindi includa diversi modi di conoscere.

Metodi che sfruttano la creatività e la collaborazione

Scenario – È una “storia” che illustra visioni di un possibile futuro o aspetti di un possibile futuro. Gli scenari non sono previsioni sul futuro, sono simulazioni di alcuni possibili futuri. Sono utilizzati sia come metodo esplorativo che come strumento decisionale, principalmente per evidenziare le discontinuità del presente e per rivelare le scelte a disposizione e le loro potenziali conseguenze.

Giochi e Simulazioni – una simulazione è qualsiasi attività che proietta una situazione in un tempo o in un luogo diverso estrapolando il reale attuale a una situazione ipotetica. I giochi aiutano a esplorare le reazioni delle persone agli scenari, stimolando una vasta gamma di idee creative per migliorare la simulazione.

The Futures Wheel – strumento pratico che aiuta a fare brainstorming sulle conseguenze dirette e indirette di una decisione, un evento o una tendenza.

Il Cono dei Futuri

Joseph Voros, futurista australiano con esperienza ventennale nel settore, ha elaborato il cosiddetto Futures Cone o Cono dei Futuri, per mettere ordine nelle diverse definizioni, classificazioni e corrispondenti metodi operativi adottate tra i futuristi. La prima versione risale al 2003, questa riportata qui sotto è l’ultima versione del 2017.

Il Futures Cone di Voros

Il vertice del cono identifica il momento presente, l’oggi, il momento temporale nel quale prendiamo in esame segnali, trend, driver di cambiamento e li proiettiamo nel futuro. È evidente che più è lungo il periodo temporale dell’indagine, più la base del cono si allarga.

I molteplici futuri di Voros

Attingo alla spiegazione di Voros al link citato.

Assurdo (Preposterous) – questi sono i futuri che giudichiamo “ridicoli”, “impossibili” o che “non accadrà mai”. Questa categoria nasce in omaggio a James Dator e alla sua Seconda Legge del Futuro – “qualsiasi idea utile sul futuro dovrebbe apparire ridicola” e ad Arthur C. Clarke e alla sua Seconda Legge – “l’unico modo di trovare i limiti del possibile è superarli nell’impossibile “.

Possibile – questi sono i futuri che pensiamo “potrebbero” accadere, in forza di conoscenze future che ancora non possediamo, ma che potremmo un giorno acquisire, in genere sul piano tecnologico e scientifico.

Plausibile – quelli che pensiamo “potrebbero” accadere in base alla nostra attuale comprensione di come funziona il mondo (leggi fisiche, processi sociali, ecc.).

Previsto – il default, il business as usual, il futuro estrapolato come “continuazione del passato attraverso il presente”. Questo singolo futuro viene di solito considerato come “il più probabile” dei futuri probabili a causa di un bias cognitivo che ci fa percepire come più probabile ciò che già conosciamo.

Probabile: quelli che riteniamo “probabili”, generalmente in base alle tendenze attuali (in molti casi quantitative).

Preferibili – quelli che pensiamo “dovrebbero accadere”, quelli che vorremmo contribuire a costruire. Oltre alle conoscenze quantitative che sostengono i futuri probabili, qui entrano in gioco le nostre aspettative e desideri sul futuro. Ovviamente c’è anche la classe inversa associata – i futuri non preferiti; una forma “ombra” di futuri anti-normativi che pensiamo non dovrebbe accadere né che possa accadere (ad esempio, vengono in mente scenari di cambiamento climatico globale).

Gli elementi di studio nei Futures Studies

Se da un lato non c’è la magica sfera di cristallo, dall’altro lo studio dei futuri non è un’opera di pura fantasia come la fiction. Gli elementi su cui si basa il lavoro sono concreti e hanno le radici ben piantate nel presente.

Driverle grandi forze di cambiamento che hanno il potere di spingere il cambiamento in una certa direzione. L’Intelligenza Artificiale e il Cambiamento climatico sono due driver molto potenti di cambiamento della nostra società nei prossimi anni e decenni. Spesso si vede utilizzato con lo stesso significato il termine Megatrend. Credo che sia più efficace il concetto di Driver, di Forza di cambiamento.

Segnaliesempi concreti di novità che stanno accadendo ora. Sono anche detti Segnali deboli per sottolineare che il loro impatto attuale è nullo o minimo; ma se dovessero diffondersi su ampia scala potrebbero produrre trasformazioni rilevanti a lungo termine.

Una piccola scoperta scientifica nel campo delle neuroscienze potrebbe intercettare una ricerca nel campo all’intelligenza artificiale applicata alla fisica quantistica e accendere una miccia che può trasformare la piccola scoperta in trend globale.

Wildcardeventi imprevisti che creano una discontinuità radicale nel contesto. Sono fenomeni a bassa probabilità, come eventi naturali catastrofici, innovazioni disruptive difficili da prevedere e per questo non considerati quando pensiamo al futuro. Nel cono dei futuri, si collocano all’esterno dei Futuri probabili. A volte vengono indicati con il termine Cigno Nero (Taleb).


Per conoscere alcuni dei termini impiegati nel Futures Thinking puoi consultare questo Glossario dei termini. Per approfondire, puoi valutare la lettura di questi Libri sul Futures Thinking.

Post Author

Roberto Cobianchi

Foresight Practitioner | Certified Facilitator LEGO® SERIOUS PLAY® | Professor UniBO | Digital & Social Media Strategist

1 commento finora

«L’UOMO È ANTIQUATO» – Inchiostronero Pubblicato il 10 Gennaio 2023 - 18:20

[…] è completamente fuori strada se – quando si parla di futurologia, o meglio di Future Studies – si pensa ad una specie di arte indovina da moderni Nostradamus. Tutt’altro. Si tratta di una […]

Lascia un commento