
Il Futures Thinking è una mentalità orientata al futuro che sfida i nostri modelli mentali esistenti attraverso un metodo sistematico di esplorazione di futuri alternativi. Promuove la visione a lungo termine (10, 20 o più anni) per migliorare la qualità del processo decisionale in un mondo che è sempre più volatile, incerto, complesso e ambiguo.
Leader, decisori e manager di multinazionali, grandi aziende e PMI possono preparare la loro organizzazione a sopravvivere e prosperare nelle incertezze; a livello individuale consente di pianificare i propri percorsi di carriera e sviluppo professionale.
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Pensare al futuro nel quotidiano
Tutti noi pensiamo continuamente al futuro: da quando ci alziamo la mattina, pianifichiamo la giornata o valutiamo destinazioni alternative per le vacanze; sino a quando ponderiamo e prendiamo decisioni di lavoro che potrebbero influire sui risultati futuri che ci attendiamo.
La maggior parte di queste riflessioni sono a breve o a medio termine, non si spingono oltre poche ore, giorni o mesi; sono inoltre sempre intrecciate ai nostri desideri e valutazioni su ciò che è probabile o improbabile, possibile o impossibile.
Allo stesso modo, nelle organizzazioni si prendono decisioni strategiche in base alla conoscenza del mercato attuale e alla visione che l’azienda ha per sé stessa nel futuro. Tuttavia la pianificazione strategica definisce un percorso operativo verso obiettivi generalmente a medio o lungo termine.
In genere queste riflessioni sul futuro, soprattutto quando pensiamo a come si svilupperà la nostra vita e il nostro lavoro, sono basate su come le cose sono andate in passato e come stanno andando nel presente.
Pensiamo a un futuro che è “conseguenza diretta” del passato e del presente. Ciò accade per diversi motivi, non ultimo il fatto che la nostra mente cerca la sicurezza e rifiuta l’insicurezza: è difficile decidere come muoversi in un contesto incerto. Purtroppo però il contesto certo potrebbe essere sbagliato, potrebbe non verificarsi.
Dire che il futuro non è predeterminato significa che non è ancora scritto: noi possiamo contribuire a scriverlo, nel bene e nel male.
Allenarsi, come individui e come organizzazioni, a riflettere sui futuri alternativi ci rende più pronti ad affrontare sfide impreviste.
Per conoscere alcuni dei termini impiegati nel Futures Thinking puoi consultare questo Glossario dei termini. Per approfondire, puoi valutare la lettura di questi Libri sul Futures Thinking.
Definizione di Futures Thinking
Non esiste una definizione consolidata e condivisa di cosa è il Futures Thinking, anche perché spesso questo termine viene usato in alternativa a Futures Studies. Per alcuni è più una mentalità rivolta al futuro mentre per altri è un insieme di pratiche collaborative di indagine dei futuri possibili.
Futures Thinking è un metodo per una riflessione informata sui principali cambiamenti che si verificheranno nei prossimi 10, 20 o più anni in tutti i settori della vita sociale, inclusa l’istruzione. Il Futures Thinking utilizza un approccio multidisciplinare per perforare il velo dell’opinione ricevuta e identificare le dinamiche che stanno creando il futuro.
OCSE
La definizione più efficace è quindi: il Futures Thinking è una mentalità orientata al futuro che sfida i nostri modelli mentali attraverso un metodo sistematico di esplorazione di futuri alternativi.
Riel Miller, a capo del Futures Literacy dell’UNESCO, afferma che l’unione di creatività e metodi formali porta le persone a comprendere che il futuro non è qualcosa che “accade loro domani” ma che viene creato da ciascuno ogni giorno. Così il Futures Thinking è una sorta di strumento di navigazione per cambiare la natura del processo decisionale.
Gli studiosi generalmente fanno risalire le sue radici al pensiero strategico militare statunitense durante la Seconda guerra mondiale. Dopo la guerra, venne istituito un think tank – RAND Corporation – con l’obiettivo di sviluppare ulteriormente queste tecniche. Successivamente, è stato introdotto e accolto con favore dalle imprese che mirano a ottenere un vantaggio nei mercati sempre più competitivi.
Nel ventunesimo secolo, è sempre più adottato dai responsabili politici dei governi nazionali per gestire il cambiamento.
Perché è un approccio importante?
Il futuro è incerto. Cambiamenti climatici, pandemie, crisi economica, esclusione sociale, razzismo, diseguaglianze di genere e oppressione delle donne, conflitto intergenerazionale e altro ancora, frantumano le immagini convenzionali del futuro. I vecchi modi di “usare il futuro” non sono più adeguati di fronte alla complessità in cui viviamo.
Questo non è un problema di poco conto: senza immagini del futuro che ispirino speranza e favoriscano la collaborazione c’è un alto rischio di disperazione e conflitti. Oggi non si tratta di capire come risolvere i problemi o prepararsi a potenziali crisi: oggi si tratta di andare oltre la dipendenza dall’illusione della certezza e dalle fragilità che questa crea. E ciò richiede lo sviluppo di una nuova abilità: la capacità di pensare ai futuri, immaginare direzioni diverse da quelle che vediamo, scegliere la direzione preferita verso la quale agire.
Il Futures Thinking promuove la visione a lungo termine (10, 20 o più anni) per migliorare la qualità del processo decisionale in un mondo che è sempre più volatile, incerto, complesso e ambiguo (VUCA).
Adottare / acquisire questa mentalità (o questo approccio mentale) ha lo scopo di:
- consentire alle persone di essere pronte per il futuro in ogni possibile scenario (preparazione), non di fare previsioni puntuali (predizione)
- migliorare la qualità delle decisioni perché siano più strategiche e lungimiranti.
Quali sono i benefici del Futures Thinking?
Alcuni dei maggiori benefici per organizzazioni e individui sono:
- pensare in modo divergente, aperto, libero dai modelli mentali abituali
- identificare una gamma più ampia di opportunità e opzioni
- anticipare il cambiamento ed essere più pronti ad affrontare l’imprevisto
- comprendere il contesto in tutta la sua complessità, attraverso l’analisi dei Driver di Cambiamento
- visioning e migliore pianificazione strategica
- capacità di interpretare i Segnali di cambiamento
- capacità di agire nel presente e costruire percorsi a prova di futuro
- aumentare la leadership.
A livello organizzativo: leader, decisori e quadri intermedi di multinazionali e PMI possono preparare meglio la loro organizzazione a sopravvivere e prosperare nelle incertezze.
A livello individuale, la lungimiranza personale consente di pianificare i propri percorsi di carriera, sviluppo professionale ed essere più saggi nella vita quotidiana.
Come si applica?
I modelli e processi adottati nella pratica del Futures Thinking sono molti, alcuni dei più popolari includono: il modello Generic Foresight di Voros, il Futures Literacy Framework dell’UNESCO e il modello Scenario Planning Plus di Singapore, il modello Foresight-Insight-Action dell’Institute for the Future americano.
In Europa, la Commissione Europea ha lanciato il Competence Centre on Foresight nel 2018; nel sito sono proposti diversi tool di Foresight, con documenti scaricabili e pronti all’uso.
Tutti i modelli condividono alcuni principi base:
- riguardano un futuro a medio-lungo termine (10, 20 anni e oltre)
- sono esercizi collaborativi
- sono strutturati
- hanno lo scopo di migliorare il processo decisionale nel presente.
Oltre a ciò, prevedono l’impiego di alcune pratiche, pur formalizzate in modo diverso:
- la comprensione del passato per poter “vedere” il futuro
- la raccolta e l’analisi di segnali concreti nel presente, che possono sottendere possibili traiettorie future
- la formulazione di forecast e scenari
- l’esplorazione di più futuri alternativi.
Il Futures Thinking e LEGO® Serious Play®
La contaminazione tra i metodi del Futures Thinking e la metodologia LSP permette di interagire con segnali, driver, forecast e scenario in modo più concreto e partecipato sfruttando i benefici del pensiero concreto. Per saperne di più consulta i Laboratori di Foresight.
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